Decreto aiuti 2022:

La spinta in più al credito d’imposta per l’acquisto beni immateriali 4.0

Il governo per agevolare la digitalizzazione delle imprese italiane ed al contempo incentivare gli investimenti e dare nuovo slancio all’economia, ha varato, lo scorso mese di maggio, il così detto “Decreto Aiuti” (D.L.n.50/2022, art.21)

Il pacchetto di aiuti consiste nell’ottenimento da parte delle imprese di un credito di imposta “rafforzato”, pari al 50%, rispetto a quanto indicato dalla legge di Bilancio 2021, (il cui tetto massimo era fissato al 20%) per tutti gli investimenti in beni immateriali 4.0 effettuati nell’anno fiscale 2022. Il termine ultimo per usufruire dello sgravio fiscale è il 30 giugno 2023, a condizione che sia possibile dimostrare che l’accettazione del relativo ordine e il pagamento degli eventuali acconti siano avvenuti tra il 1 gennaio 2022 ed il 31 dicembre 2022 nel limite massimo di costi ammissibili di 1 milione di euro.

I destinatari del credito d’imposta sono tutte le imprese residenti nel territorio italiano ed anche quelle che, sebbene non residenti, sono comunque organizzazioni stabili, indipendenti nella loro forma giuridica, del mercato di riferimento, della dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito purché siano rispettate le normative di sicurezza ed  adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali  ed assistenziali per tutti lavoratori.

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