PNRR: il piano di intervento del governo a sostegno dell’innovazione digitale delle PMI

IL CONTESTO DI RIFERIMENTO

Nelle ultime settimane si sente sempre più parlare di Piano Nazionale di ripresa e Resilienza (PNRR) che identifica un piano strategico elaborato dal Governo italiano per poter accedere ai fondi stanziati dal Next Generation EU (NGEU), il programma che l’Unione Europea ha approvato per promuovere e favorire la ripresa economica nell’unione creando nuove opportunità di crescita ed occupazione.
Il PNRR prevede, infatti, una serie di investimenti e attività da implementare in vari settori al fine di sostenere ed incentivare l’economia italiana, duramente provata anche dalla pandemia e contemporaneamente perseguire la più ampia strategia di ammodernamento del Paese.
Il documento illustra l’insieme dei progetti e delle riforme che riguardano in particolare quattro settori fondamentali:

  1. la pubblica amministrazione
  2. la giustizia
  3. la semplificazione
  4. la competitività

e vertono su tre focus strategici

digitalizzazione e innovazione: questo aspetto riguarda i processi, i prodotti, con l’obiettivo del recupero del gap digitale che molte imprese italiane hanno rendendole molto più competitive sui mercati ed a sviluppare strategie di diversificazione della produzione stimolandone la capacità di sapersi adattare in tempi brevi ai continui cambiamenti dei mercati;
transizione ecologica: tra gli obiettivi più importanti rientra sicuramente la riduzione degli inquinanti, il dissesto territoriale, l’impatto delle produzioni sull’ambiente, il miglioramento della qualità di vita e la sicurezza ambientale. La finalità è quella di avere un Paese con un’economia sempre più sostenibile per le generazioni future;
inclusione sociale: in questo obiettivo rientrano la parità di genere, la valorizzazione dei giovani come risorsa di sviluppo, il superamento delle differenze nel territorio italiano (tipicamente nord/sud).
Per tanto questo è il momento migliore per poter pianificare ed accelerare la transizione digitale delle proprie realtà imprenditoriali beneficiando degli incentivi del piano e degli altri programmi a sostegno dell’innovazione, che vanno dalla defiscalizzazione degli investimenti effettuati per acquisire nuovi beni strumentali materiali e immateriali (tra cui software) e formazione (le aliquote delle possibili detrazioni dal 15% per l’R&S in ambito innovazione, fino al 20% per l’acquisto di software e al 50% che vale per gli investimenti in formazione), fino a veri e propri contributi a fondo perduto o a tasso agevolato.

TEMPI E MODI DI ACCESSO ALLE RISORSE:

É consigliabile focalizzarsi sul progetto che si intende sostenere per essere più certi di ottenere un contributo, perché per quanto ingenti, i fondi del PNRR non sono infiniti e le tempistiche di accesso ai finanziamenti dei progetti non sono a tempo indeterminato. Nello specifico il governo ha garantito la copertura fino al 2026 per i beni strumentali acquistati e fino al 2031 per le attività formative.

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